domenica

La vespa cinese del castagno un temibile parassita



È da poco che questa vespa parassita(nome scientifico Dryocosmus kuriphilus) è arrivata in Italia ma si stà già diffondendo a macchia d'olio in tutta la penisola, i danni che procura alle nostre piante di castagno sono davvero ingenti, quindi è di fondamentale importanza monitorare la salute delle nostre piante segnalando il contagio agli organi competenti, è di beneficio comune, al fine di ridurre il contagio, asportare e bruciare tutte le parti della pianta che risultano infette prima della seconda metà di giugno data in cui le vespe sfarfallano .
Come si presenta una pianta infetta: la comparsa di galle dal colore verde sulle gemme e su parti di foglia, è un chiaro segno della presenza di questo parassita.
Danni per una pianta contagiata: Nelle piante fortemente colpite si verifica una drastica diminuzione della fruttificazione oltre che a un visibile deperimento di tutta la pianta.
Di seguito ho inserito alcune foto contenenti i particolari di una pianta attaccata dalla vespa cinese del castagno, trovata nella provincia di Varese.
In questa galla sezionata si possono vedere le larve della vespa, per ogni galla che si forma nella pianta possono esserci sino a 20 larve e una pianta infettata può ospitare alcune migliaia di queste galle, questi dati dovrebbero bastare a far capire quanto pericoloso può essere questo parassita.





martedì

Vasi Da Esterno Consigli Scelta e Impiego











Esistono varie tipologie di vasi da esterno, in questo post voglio trattare in particolare di quelli che vengono utilizzati per balconi e ringhiere, i classici vasi da geranei per intenderci.

Di seguito risponderò ad alcune delle più classiche domande che possono essere fatte su questo argomento, se al termine della lettura vi sarà rimasto ancora qualche dubbio chiedete pure, io cercherò di rispondervi il prima possibile.

1) Che caratteristiche deve avere un vaso da balcone?
Per prima cosa bisogna dire che lo sviluppo e la vigoria esterna di una pianta è sempre proporzionata alla qualità e alla salute delle sue radici. Se la pianta che vogliamo invasare ha un pane di radici maggiore o uguale a quello del nostro vaso stiamo commettendo già uno sbaglio in partenza. La grandezza del vaso di norma, deve essere almeno il doppio del pane delle radici della pianta che abbiamo intenzione di invasare.

Quindi importante valutare la grandezza del vaso che vogliamo comprare e metterla in relazione alle radici della pianta che vogliamo mettervi a dimora.


2) Il colore e il materiale del vaso possono influire sulla salute della pianta?
Se le radici sono troppo vicine al vaso si. Un vaso di colore scuro specie se in acciaio attira maggiormente il calore creando un danno alle radici della pianta e riducendo l'umidità del terreno contenuto al suo interno, mi è capitato più di una volta di vedere giovani piante striscianti bruciate a causa del calore emanato dal vaso nel quale erano contenute.


3) Ogni quanto bisogna bagnare le piante nei vasi?
Questo fattore è molto legato al tempo, alla posizione del vaso e alla stagione. diciamo che in periodi particolarmente caldi è meglio innaffiare i vasi una volta al giorno, la mattina o la sera.
Al fine di mantenere un certo grado di umidità al loro interno, i vasi vengono corredati di apposite sottovaschette dove và ad accumularsi l'acqua in eccesso, Queste vaschette possono essere incorporate al vaso (un pezzo unico), oppure ad esso staccate (2 pezzi), io consiglio sempre quella incorporata per due motivi molto semplici che adesso vi andrò a elencare
Le zanzare depongono le uova nell'acqua delle vaschette quindi visto che i vasi si trovano sui nostri balconi se adottiamo una vaschetta di quelle staccate dal vaso ci stiamo creando a nostra insaputa un fastidiosissimo vivaio di zanzare.
Molto spesso i sottovasi si rompono e quelli che compriamo per sostituirli sono diversi, cosicchè abbiamo un accoppiamento scompagnato, meglio avere un corpo unico e cambiare il tutto una volta sola.
Ora passiamo a occuparci della parte relativa al reinvaso cambio della terra prima di alloggiare una nuova pianta (o semplicemente la sostituzione della terra dove la pianta rimane sempre la stessa).
Molte persone pensano di poter alloggiare delle piantine nuove in un vaso mantenendo la stessa terra degli anni precedenti, la loro soluzione è quella di fare un buco e metterci la nuova piantina ricoprendo il tutto alla meglio, questa senza dubbio è una soluzione sbagliata.
Per poter vivere una pianta oltre che dell'acqua ha bisogno di numerose sostanze nutritive che si trovano nel terreno in pieno terreno un ricambio di queste sostanze nutritive avviene In un vaso questo ricambio non c'è, dopo un anno o più il terreno all'interno del vaso è organicamente inaridito, la pianta dell'anno precedente ha assorbito tutte le sostanze organiche presenti al suo interno. inoltre in questi casi la terra che si trova sul fondo del vaso è marcita a causa degli accumuli d'acqua dell'anno precedente.
Quindi riassumendo, mettere a dimora una pianta in un vaso contenente del terreno che si trova nelle condizioni appena citate, corrisponderebbe a piantare la stessa pianta in pieno deserto. di conseguenza ci sarebbe poco da lamentarsi coi florovivaisti per la mancata vigoria della piantina stessa durante il periodo estivo.
Che terreno bisogna mettere in un vaso? Un ottima composizione a mio avviso potrebbe essere in percentuale 70 % terriccio 10% 15%sabbia di fiume 20% terra di coltura , una piccola aggiunta di concime organico può essere utile per migliorare la vigoria della pianta.

lunedì

Oleandro Potatura Corretta Per Una Pianta Più Bella

L'Oleandro o Nerium Oleander appartiene alla famiglia delle Apocinacee.


Vecchio Oleandro

Ha origini nell'Italia mediterranea, è una pianta che ama il sole e vive anche in terreni poveri purche riceva un pò d'acqua durante il periodo vegetativo.

I fiori appaiono a mazzi sulle cime dei rami durante il periodo estivo i loro colori sono vari bianco,giallo, salmone, rosa ,rosso ecc.

Immagine Oleandro

Potatura: per questo tipo di arbusto la potatura è un'operazione di importanza vitale soprattutto per le piante che si trovano nei territori più temperati (nord Italia), in questo caso è importantissimo ringiovanire la pianta ossia, annualmente i rami più vecchi devono essere rimossi in modo da far tenere alla pianta una forma cespugliosa regolare, a tale proposito ho inserito queste immagini raffiguranti delle piante di oleandro all'interno di un aiuola con una potatura non adeguata.

Cespuglio di Oleandro

Come potete vedere le piante si sono sviluppate legnosamente squilibrando la struttura a cespuglio che dovevano invece mantenere, questo ha portato la pianta a una maggiore esposizione al freddo durante il periodo invernale, con il risultato finale di aver indebolito tutta la pianta, la soluzione drastica che è stata alla fine presa non è certo quella alla quale bisognava giungere.

Oleandro Potatura Drastica

Quindi importante:

1) cimare le piante più giovani per far formare un bel cespuglio

2) ogni anno al termine delle gelate ringiovanire la pianta e asportare tutti i rami secchi.

Potatura Drastica

Nel giardino è meglio avere dei cespugli fioriti piuttosto che degli stecchi disadorni.

Alternative: Nelle zone più umide l'Ortensia (Hydrangea sp.) può essere un ottimo sostituto dell'Oleandro, in quanto mantiene la stessa forma cespugliosa e ha una stupenda fioritura nello stesso periodo dell'anno.
A mio avviso l'ortensia come pianta cespugliosa nelle zone temperate risulta di più facile gestione.

mercoledì

Fiori di Campo in Varietà Immagini
























Le Viole Aiuola di Lunga Resa














































































La Viola è un erbacea presente in diverse tipologie, la famiglia delle viole comunque si divide principalmente in due rami, quello della Viola Mammola e quelo della Viola Tricolor.



La viola Mammola( o Viola dei Campi): è un erbacea perenne con un altezza media di 10 cm, caratterizzata da sottili stoloni striscianti e radicanti. vanno a fiore solo nel secondo anno di vita.

I fiori sono intensamente profumati, possono essere larghi circa 2 cm, sbocciano solitari alla sommità di lunghi peduncoli. I sepali sono ovali, la corolla irregolare è costituita da 5 petali ineguali di colorazione viola più o meno intenso.

Periodo di fioritura, mediamete da febbraio ad aprile

Il frutto è una capsula subglobosa.

Habitat ideale: tutti i luoghi ombrosi resiste bene al freddo e la si può trovare anche oltre i 1200 metri
Provenienza: Europa




Viola Tricolor (o Viola del Pensiero): un erbacea che può essere annuale, biennale operenne a seconda della specie, può raggiungere un altezza variabile dai 10 ai 30 cm circa.

I fusti sono ramificati e possono essere eretti o ascendenti glabri o leggermente pubescenti.

I fiori zigomorfi sono larghi 2 cm circa, sbocciano solitari alla sommità di lunghi peduncoli, possono essere bianchi, gialli, violacei o tricolori, i sepali sono lanceolati, la corolla è composta da 5 petali ineguali.

Periodo di fioritura, mediamente da maggio a luglio

Habitat ideale: tutti i terreni ricchi di sostanze organiche,resiste bene al freddo e la si può trovare dalle zone pianeggianti sino ai 2000 metri di altitudine.

Provenienza: Europa Asia







Consigli: la Viola è un'erbacea che ben si adatta a colorare vasi ed aiuole in periodi dell'anno dove altri fiori trovano molte difficoltà, è abbastanza rustica e resiste anche sotto la neve.
Il Fiore è molto semplice quindi la pianta singola passa quasi inosservata, diversamente un raggruppamento di 5 -10 o più piante distanzate tra loro di una ventina di centimetri, da un effetto cuscino molto appagante.
Chi si diverte a fare composizioni o raffigurazioni sul terreno trverà nella viola un inseparabile alleato. prima di procedere con l'impianto arieggiare e ingrassare il terreno.

Magnolia Consigli immagini Fioritura